Si sente sempre più spesso parlare di Carbon Footprint e cresce il numero di consumatori che riconosce inquesto concetto un indice di qualità e sostenibilità. Tale misura esprime in CO2 la somma delle emissioni di gas ad effetto serra associate in modo diretto o indiretto a un’organizzazione, a un prodotto o a un servizio. Questo parametro permette di determinare, meglio di qualunque altra variabile, l’impatto che le attività di origine antropica hanno sull’ambiente e sul clima.
COME SI MISURA LA CARBON FOOTPRINT
Misurare la CF di un’organizzazione significa determinare il valore delle emissioni di gas serra dell’intero anno dell’esercizio. La procedura volta alla determinazione dell’impronta di carbonio avviene nel rispetto di quanto indicato dal protocollo di Kyoto. Si parte dall’analisi dei gas nocivi presenti, i cui valori, dapprima individuati e poi raggruppati, servono a restituire un dato in tonnellate di CO2 equivalente.
Calcolare l’impronta di carbonio di un prodotto, invece, significa determinare il valore delle emissioni di gas serra attraverso l’analisi di tutte le operazioni compiute durante il suo ciclo di vita.
I fattori da considerare nel calcolo della Carbon Footprint
Quando si calcola l’impronta di carbonio si devono valutare le emissioni complessive dei gas a effetto serra convertite in CO2 equivalente. I parametri per effettuare tale conversione sono definiti internazionalmentedall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). Tale organismo agisce sotto il patrocinio delle nazioni unite. Il calcolo deve considerare tutte le fasi della filiera, secondo l’approccio del Life Cycle Assessment. Si parte, quindi, dall’estrazione delle materie prime, fino ad arrivare allo smaltimento dei rifiuti prodotti.
IL PROTOCOLLO DI KYOTO
L’11 dicembre 1997 a Kyoto è stato firmato il trattato internazionale in materia ambientale che riguarda il surriscaldamento del globo. Tale trattato, chiamato Protocollo di Kyoto, è stato pubblicato da oltre 180 Paesi e ha stabilito quali gas serra si devono considerare nel calcolo della Carbon Footprint.
IL PROCESSO DI DECARBONIZZAZIONE DELLE AZIENDE
Fontana Grafica sceglie partner in grado di fornire prodotti di elevata qualità anche dal punto di vista etico e che hanno a cuore l’ambiente. Alcuni di essi sono attivi nella cosiddetta decarbonizzazione. Con questo termine si indica il processo messo in atto dalle imprese per ridurre il rapporto carbonio-idrogeno nelle fonti energetiche. L’impronta di carbonio rappresenta il 50% di tutta l’impronta ecologica e la sua riduzione è fondamentale per porre fine all’eccessivo sfruttamento delle risorse.
Un processo di decarbonizzazione sta interessando i Paesi europei allo scopo di diminuire l’impatto ambientale e compiere scelte sostenibili per ridurre le emissioni di gas serra. Si tratta di un vero e proprio rinnovamento a tutela del nostro pianeta e del nostro futuro. Inoltre, per molte imprese rappresenta anche una strategia di business, poiché i fornitori di prodotti o servizi a basse emissioni sono premiati dalle attuali politiche ambientali.
Aziende e Carbon Footprint
Le aziende che si muovono verso la decarbonizzazione della loro attività solitamente devono:
- effettuare l’analisi e la contabilizzazione delle emissioni di CO2,
- individuare le tecnologie a basso contenuto di carbonio idonee all’attività dell’azienda,
- definire un sistema di carbon management per realizzare gli interventi di riduzione delle emissioni da attuare,
- porre in atto anche misure per la neutralizzazione delle emissioni (carbon neutrality), tramite attività che compensino le emissioni prodotte.
FONTANA GRAFICA E I PARTNER ATTENTI AL CARBON FOOTPRINT
Fontana Grafica ha scelto dei partner attivi nelle politiche per la riduzione delle emissioni. Un esempio è quello della olandese Van Heek Textiles, in particolar modo per quanto riguarda la produzione delle tele. Dal gennaio 2021 infatti, l’azienda ricorre all’utilizzo di energia verde generata da turbine eoliche. In tal modo il livello di emissioni di gas ad effetto serra generate nello stabilimento si riduce del 37,9% all’anno e l’impronta di carbonio complessiva dell’azienda diminuisce del 19,8%.