Come annunciato il mese scorso, Fontana Grafica ha partecipato con orgoglio a Packaging Première 2024, presentando la gamma completa dei prodotti presso il suo stand.
L’interesse mostrato per le tele è stato alto come già era accaduto nelle precedenti edizioni. In particolar modo, ha suscitato attenzione Coloretta, realizzata in viscosa LENZING™ ECOVERO™ e fibre lyocell ecologiche e caratterizzata da un delicato effetto sfumato di colore. Successo anche per EcoJeans, anch’essa realizzata in viscosa LENZING™ ECOVERO™ e fibre lyocell ecologiche, il cui aspetto si contraddistingue grazie ai filati di denim riciclati.
La fiera è stata anche un’occasione per promuovere Ecorel® Pure, carta spalmata effetto pelle, prodotta con oltre il 50% di fibre PCW e interamente riciclabile.
WINLAY®, IMBALLAGGIO IN FIBRA DI CELLULOSA TRASFORMATA
Highlight della presentazione è stato Winlay®, un’opzione di imballaggio in fibra di cellulosa termoformata di elevato standard qualitativo, completamente priva di plastica. Questa soluzione ecocompatibile è in linea con il focus di Fontana Grafica sulla sostenibilità e al contempo si rivela versatile negli ambiti di applicazione. Inoltre, colpisce per la sua estetica straordinaria.
PROGETTO “PAPER POSH”: LE SHOPPER REALIZZATE CON L’IA
Nel corso di questa edizione di Packaging Première, Fontana Grafica ha partecipato come sponsor al progetto Paper Posh, un’iniziativa di immaginazione aumentata a cura degli artisti digitali Andrea Filippi e Gabriele Moschin. Grazie a tale iniziativa è stata presentata al pubblico una collezione selezionata di sofisticate shopping bag dal design futuristico e visionario, prodotte con l’aiuto di un software di intelligenza artificiale generativa. Per l’occasione, le opere sono state stampate su Printex, una tela certificata FSC® particolarmente adatta alla stampa digitale, ed esposte nei giorni della fiera.
Una delle borse realizzate dagli artisti è stata trasformata dal digitale in realtà utilizzando come materiale di rivestimento Corvon® Shimmer nella variante colore Maillard. Un’opera che testimonia il fatto che l’intelligenza artificiale può rappresentare una sfida stimolante per il design di domani.
Esplorare le criticità del virtuale
Andrea Filippi e Gabriele Moschin hanno dichiarato, in merito al loro esperimento: “Il nostro lavoro di progettazione con l’AI non consiste nell’esaltazione delle potenzialità del virtuale, bensì è un percorso che esplora almeno tre ambiti critici di questo nuovo strumento: i suoi limiti, le sue allucinazioni e l’eterogenesi dei fini (ovvero le conseguenze non intenzionali, a volte sorprendenti e inedite, delle nostre azioni intenzionali). In questo senso, oggi fare prompting diventa un ibrido complesso tra programmazione, coding e scrivere una poesia. (…) Si tratta di allinearsi emotivamente con la macchina”.